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 mentre coll individualit ridotta al meccanismo  essi
non poteva renderlo alla comunit che quello che le del tutto as-
servito: lo scienziato moderno. 
La societ che non pu difendersi dalle verit enunciate da quelli,
che per lei sono rivoluzionari e che minacciano la sua sicurezza, .
Onestamente rispondendo con argomenti razionali agli argo-
menti, ma solo opponendo la violenza e materialit del suo esistere
come dato di fatto  quando non li pu imprigionare come delin-
quenti, pu porre cos la pregiudiziale della pazzia e non incaricar-
sene.  Se Cristo tornasse oggi, non troverebbe la croce ma il ben
peggiore calvario d un indifferenza inerte e curiosa da parte della
folla ora tutta borghese e sufficiente e sapiente  e avrebbe la sod-
disfazione di esser un bel caso pei frenologi e un gradito ospite dei
manicomi. 
Certo anche qui Aristotele in qualche modo to mliota nd xou
stoczetai quando si chiede nei Problemi (Sectio xxx): Di"! t pn-
te$ soi peritto geg nasin ndre$  kat"! filosofan  politikn 
pohsin  tcna$ fanontai melagcoliko %nte$, ka o mn ofitw$ ste
ka lambnesqai to$ p [melanh$] colH"$ rrwstmasin; e cita ad
esempio Ercole, e Lisandro, e Aiace e Bellerofonte; tn d fisteron,
Empedocle e Paltone e Socrate: ka trou$ sucno! $ tn gnwrmwn.
'1ti d tn per tn pohsin o plestoi... Pnte$ d' o0 n $ epen
" pl$ es, kaqper lcqh, toio toi tn f: sin. De d laben tn
atan prton p paradegmato$ proceirisamnou$. Parla dell epi-
lessia, dell estasi. Esamina gli effetti del vino che fa gli uomini fi-
lanqrpou$, lemona$, tamo: $  e in seguito brist"!$ e maniko: $.
Concludendo: oo$ g"!r o0 to$ meq: wn n n stin, llo$ ti$ toio to$
f: sei stin. *
Letteratura italiana Einaudi 141
Carlo Michelstastaedter - La persuasione e la rettorica
compiono le funzioni della comunit $ dan conte$
gnman.  *
2 Come la kolakea sociale si diffonda: la duspai-
dagwga. *
...m pr teron mte
tn auto mhden$ pimelesqai prn auto
pimelhqhe pw$ $ bltisto$ ka fronimtato$
soito, mte tn tH"$ p lew$, prn a9 tH"$ tH"$
p lew$, tn te llwn ofitw kat"! tn a9 tn tr pon
pimelesqai.
[PLATONE] v. Ap., 36 c.
Gli uomini che vogliono aver molta legna, non taglia-
no dalla radice gli alberi forti (come le querce), ma si
tengono caro l albero che per loro una fonte di ric-
chezza. Non lo ammazzano ma tanto lo tengono in vita
quanto basti perch non muoia e nel modo come possa
produrre pi legna. Molte volte accade di passar per
queste mezze-radure * dove la terra sembra far qua e l
groppi di forza esuberante. Questi groppi bassi sono i
grossi vecchi tronchi con le loro potenti radici  ma di-
storti, mutilati da ogni parte per i ripetuti tagli. Si direb-
bero morti ormai, se non che attorno aIla cicatrice
dell ultimo taglio questi centenari  che avrebbero potu-
to continuare a levare il loro grosso tronco diritto ed al-
to e stender la verde corona che resiste a ogni vento 
sfogano a fatica e con dolore in parecchi deboli germo-
gli la loro forza che sopravvive a ogni insulto. E quando
i gerrnogli siano cresciuti e s ergano diritti al cielo, nuo-
vamente verr il piccolo uomo con l accetta e mutiler il
vecchio tronco inesausto, ma non lo uccider perch
pur mandi nuovi germogli e gli dia sempre ancora legna
da ardere.  Poich egli non ha piacere dell albero quan-
Letteratura italiana Einaudi 142
Carlo Michelstastaedter - La persuasione e la rettorica
do esso gli cresca alto e forte, qa ma dsqai,* secondo la
sua natura, ma lo riduce ad una fabbrica di legna perch
questa che gli utile.1
Cos anche il piccolo uomo non ha piacere del suo
compagno quando questi cresca forte e sano e sicuro se-
condo la sua natura, ma con l arma della societ muti-
landoIo, cos lo foggia perch egli gli produca cose utili
al suo corpo.2
La peggior violenza si esercita cos sui bambini sotto
la maschera dell affetto e dell educazione civile. Poich
colla promessa di premi e la minaccia dei castighi che
speculano sulla loro debolezza e colle carezze e i timori
che alla loro debolezza danno vita, lontani dalla libera
vita del corpo, si stringono alle forme necessarie in una
famiglia civile: le quali come nemiche alla loro natura si
devono appunto imporre colla violenza o colla corruzio-
ne. Pi ancora la stessa fede, la stessa volont del bene
sfruttata per l utile della societ. La grande aspettazione
d un valore via via adulata con la finzione d un valore
nella persona sociale che gli si tien sempre davanti agli
occhi come quella che egli debba, imitando, in se stesso
1
Il gelso e un bell albero diritto alto, ma nelle mani dell uomo i
gelsi sono poveri nani mutilati. Ogni anno non appena con instan-
cabile speranza hanno messo nuovi germogli, che gi sono nudi e
neri: un brivido invernale in mezzo alla campagna primaverile.
Perch i bachi da seta hanno fame, e l uomo si tien cari i suoi pro-
duttori di seta  fintanto che gli abbiano fatto la seta. Poi uccide
anche quelli per aver i bozzoli intatti.
2
Il servizio che in modo analogo l uomo fa ai vitelli, agli agnelli, ai
polli, ai puledri, per farsene pi buone macchine da lavoro, o pi
buoni produttori di carne  noto a ognuno. Che la stessa cosa fa
l educazione disonesta della societ coi giovani uomini, vicino,
credo, e manifesto ad ogni occhio. - per ci che le donne del no-
stro tempo sono povere, miserabili, mendiche in paragone alle
donne d altri tempi. Perci anch esse fanno il possibile per diven-
tar neutre 
Letteratura italiana Einaudi 143
Carlo Michelstastaedter - La persuasione e la rettorica
educare. Tu sarai un bravo ragazzo come quelli che ve-
di l andare alla scuola, sarai come un grande. Gli si
forma il mito di questo bravo scolaro grande, e ogni cosa
appartenente allo studio, alla scuola acquista un dolce
sapore: l andare a scuola, la borsa per i libri ecc. E si for-
ma la gerarchia dei valori in rapporto alla superiorit del-
la classe: Se sarai bravo, il prossimo anno, non scriverai
pi sulla lavagna, ma in quaderno e con l inchiostro!.
Tutti approfittano di quest anima in provvisorio che so-
gna il tempo quando sar grande, per violentarla, in-
camiciarla, ammanettarla, metterla in via assieme agli
altri a occupare quel dato posto, e respirar quella data
aria sulla gran via polverosa della civilt. 
Fin dai primi doveri che gli si impongono, tutto lo
sforzo tende a renderlo indifferente a quello che fa, per-
ch pur lo faccia secondo le regole con tutta oggettivit.
Da una parte il dovere dall altra il piacere. Se studie-
rai bene, poi ti dar un dolce  altrimenti non ti permet-
ter di giuocare. E il bambino costretto a mettersi in
capo quei dati segni della scrittura, quelle date notizie
della storia, per poi avere il premio dolce al suo corpo.
Hai studiato  adesso puoi giuocare!.
E il bambino s abitua a considerar lo studio come un la-
voro necessario per viver contenti, se anche in s sia del
tutto indifferente alla sua vita: ai dolci, al giuoco ecc. Cos
gli si impongono le determinate parole, i determinati
luoghi comuni, i determinati giudizi, tutti i kallwpsmata
* della convenienza e della scienza, che per lui saranno
sempre privi di significato in s ed avranno sempre sol- [ Pobierz całość w formacie PDF ]

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