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la mia luce? È perduto il mio tesoro?
Colei ch era al mio mal dolce ristoro
tra l ombre, ohimè, non conosciute è gita?4
Cruda morte, empio ciel me l ha rapita
et io non le vò dietro et io non moro?
E pien d impareggiabile martoro
strascino ancor questa dolente vita? 8
Ma di vita, o meschino, a che favello
privo d alma e di core! Ah, pensier stolti,
a che, se morto son, vivo m appello? 11
Deh, prego, amici, alcun di voi m ascolti
e mi riponga omai dentro un avello,
non lasciate i cadaveri insepolti. 14
Letteratura italiana Einaudi 187
Ciro di Pers - Poesie
161.
Nello stesso soggetto
I due spietati arcier morte ed Amore
con sí mal spesi lor strali pungenti
fanno i miei giorni miseri e dolenti,
fanno il mio duol d ogn altro duol maggiore. 4
Ah, che gli altri infelici il lor dolore
ponno esalar con publici lamenti,
a me conviene che asconda i miei tormenti
e il grave affanno mio chiuda nel core. 8
Potessi il marmo almen veder che tiene
nascoste in sen le belle amate spoglie
et ivi disfogar l aspre mie pene. 11
Ma conforto non v è per le mie doglie,
il destin che m ha tolto ogni mio bene
il poter lamentarmi anco mi toglie. 14
Letteratura italiana Einaudi 188
Ciro di Pers - Poesie
162.
Misterio I gaudioso
Incarnazione del Verbo eterno
Poi che l voler del sommo Dio comprende
con linguaggio di luce a lui spiegato
rapido Gabriel, c ha l tergo alato
di pronta obbedienza, in terra scende. 4
Ver l umil Nazaret il volo ei tende
e, di Maria nel casto albergo entrato,
spiega l alta ambasciata a lei chinato
e i dubii spiana e l gran consenso attende. 8
Ecco risponde del Signor l Ancella:
«Facciasi quanto dici». A l or ridutto
del ventre è l Verbo a la verginea cella. 11
«Facciasi» disse Dio formando il tutto
et or dice Maria: «Facciasi» anch ella
nel riformar ciò c ha Satan distrutto. 14
Letteratura italiana Einaudi 189
Ciro di Pers - Poesie
163.
Misterio II gaudioso
Elisabeth visitata
Maria, che l re del ciel nel grembo asconde,
è la cognata a visitar venuta,
l una e l altra s accoglie e si saluta,
verginità decrepità feconde. 4
I gran concetti lor senton gioconde
che dona grazie l un, l altro tributa
divoti ossequi e la gran voce muta
al gran Verbo, che tace, umil risponde. 8
Mentre gli cela ancor l alvo materno
mostrarsi l uno sole e l altro aurora,
quel redentor questo profeta io scerno. 11
Mio cor, già che la Voce e l Verbo ancora
nati non son, con puro affetto interno
tacito i duo gran pargoletti onora. 14
Letteratura italiana Einaudi 190
Ciro di Pers - Poesie
164.
Misterio III gaudioso
Nascita del Verbo incarnato
Da questa bassa valle algente ombrosa
il sommo Sol con luminosi ardori
sgombra il verno e la notte or ch esce fuori
d un bel vergine mar sua luce ascosa. 4
A meza notte a la stagion nevosa
spiega il Sol di giustizia i suoi splendori,
sopra l arido fieno apronsi i fiori
e dal grembo d un Giglio esce una Rosa. 8
Rosa che per odor grazie divine
spira e che poscia in altro tempo vuole
adornarsi di porpora e di spine. 11
Ma questa a punto è la stagion che suole
far succedere i fiori a le pruine,
ecco qui nel presepe in tauro il sole. 14
Letteratura italiana Einaudi 191
Ciro di Pers - Poesie
165.
Misterio IV gaudioso
Presentazione al tempio
«Lascia che vada or il tuo servo in pace
conforme ai detti tuoi, sommo Signore,
c han veduto questi occhi il Salvatore
per cui fia noto al mondo il ben verace. 4
Gloria de la tua plebe, illustre face
ch a le genti darà caldo e splendore».
Cosí, stringendo al sen l eterno amore,
dice il buon vecchio e lo contempla e tace. 8
Godi, o madre beata. Ah, ch ella sente
note diverse ond il contento cessa
sí che la posso dir madre dolente, 11
ch aggiunge Simeon, rivolto ad essa:
«Il coltel del dolore aspro e pungente
ha da passarti un dí l anima stessa». 14
Letteratura italiana Einaudi 192
Ciro di Pers - Poesie
166.
Misterio V gaudioso
Cristo fanciullo smarrito e ritrovato
dalla madre nel Tempio
La gran Vergine Madre errando intorno
cerca smarrito il suo figliol diletto,
svelto ha l alma dal core il cor dal petto
e senza luce a le sue luci è l giorno. 4
«Sdegni, Figlio, dicea mortal soggiorno
e sdegni il basso mio materno affetto,
poiché l mondo ha per te vile ricetto
hai forse al patrio ciel fatto ritorno?» 8
Cosí piangendo esala i dolor sui
e quinci il passo e quindi il guardo move
et or lo chiama et or ne chiede altrui. 11
Mentre nel tempio vien ch al fin lo trove
«Ben dice incauta e sconsigliata io fui
ch egli è n sua casa ed io l cercava altrove». 14
Letteratura italiana Einaudi 193
Ciro di Pers - Poesie
167.
Misterio I doloroso
Orazione nell orto
Ne l orto il buon Giesú prega ed adora
l eterno Padre e di sue pene estreme
l acerbo aspetto in contemplando geme
e di sudor sanguigno il suol colora. 4
Lo spirto si rinfranca e s avvalora
quando la carne inlanguidisce e teme,
mentre il morir mentre l indugio preme
«Passi il calice dice e passi l ora». 8
L ora al patir fraposta a lui par lunga,
ma, mentre prega il Genitor sovrano,
dai sonnacchiosi Apostoli s allunga, 11
quanto un tiro di pietra ei va lontano.
O benigno Signor, vuoi che ti giunga,
quantunque ei sia di pietra, il core umano. 14
Letteratura italiana Einaudi 194
Ciro di Pers - Poesie
168.
Misterio II doloroso
Cristo flagellato alla colonna
Strazian del buon Giesú sferzate orrende
il petto e l tergo e l uno e l altro lato
ch ei piaga si può dir piú che piagato,
da tante parti il sangue in terra scende. 4
La sua costanza e l tuo rigor contende
del vanto di durezza, ebreo spietato,
con la dura colonna ov ei legato
stanca di rei ministri aspre vicende. 8
Dài tal colonna in cambio al tuo Signore
di quella ch or ombrosa et or lucente
ti fu scorta a l uscir d Egitto fuore? 11
Ah, ch ancor questa al fin perfida gente
ti sarà foco a tormentare il core
ti sarà nube ad offuscar la mente. 14
Letteratura italiana Einaudi 195
Ciro di Pers - Poesie
169.
Misterio III doloroso
Cristo coronato di spine
D intorno al capo al mio Signor io scerno
su le spine fiorir liquide rose
nel serto che su l crine Amor li pose
perch abbia a trionfar del vinto inferno. 4
Questo diadema, o gran monarca eterno,
a te l umana ambizion compose
di spine e schernitrici e tormentose
per far d un re di gloria un re di scherno. 8
L aspra ghirlanda ad or ad or percossa
fà nuova piaga, or quella spina or questa
passa, estremo dolor!, le carni e l ossa. 11
Ma per eterno re ti manifesta
lo scherno istesso: acciò cader non possa
ti ha conficcata la corona in testa. 14
Letteratura italiana Einaudi 196
Ciro di Pers - Poesie
170.
Misterio IV doloroso
Cristo porta la croce
Sovra l omero suo porta il suo regno
Giesú che de la croce il carco ha preso,
chi vuol seco regnar sottentri al peso
e la croce portar non abbia a sdegno. 4
Troppo, ahi, troppo al Signor graveè quel legno
in cui de nostri falli è l pondo appeso
ei cade, ohimè, da la gran soma offeso,
ei che, solo, è del ciel fermo sostegno. 8
Mentre di sangue e di sudor stillante
nel velo di Veronica e nel core
restano impresse le fattezze sante, 11
non stempri l ozio vile altro colore
per ritrar di Giesú l almo sembiante
che egli si fé co l sangue e co l sudore. 14
Letteratura italiana Einaudi 197
Ciro di Pers - Poesie
171.
Misterío V doloroso
Cristo crocefisso
Che veggio, ohimè? La maestà schernita,
l onnipotenza avvinta e strascinata,
l innocenza accusata e condannata,
rea la bontà, la santità punita,4
infamato l onor, la fé tradita,
mesto il piacer, la libertà legata,
fosco il lume, la gloria addolorata,
egra la sanità, morta la vita. 8
Nudo chi d aurei raggi ammanta il sole,
stanco chi porge al ciel moto veloce,
debole chi sostien l eterea mole, 11
muto chi forma gli organi a la voce,
estinto chi dar vita al mondo suole,
il monarca del ciel confitto in croce. 14
Letteratura italiana Einaudi 198
Ciro di Pers - Poesie
172.
Misterio I glorioso
Cristo resuscitato
È l corpo mio di fragile mistura
tratto a morir da inevitabil sorte,
ma non fia sempre di ragion di morte,
l ha da restituir la tomba oscura. 4
Ruppe le leggi a la mortal natura
Cristo morendo ancor invitto e forte
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